GLI UNDICI CHAKRA MAGGIORI

 

I CHAKRA MAGGIORI CONTROLLANO E DANNO ENERGIA AGLI ORGANI VITALI DEL CORPO E CONTROLLANO ED INFLUENZANO ANCHE LE CONDIZIONI PSICOLOGICHE E SPIRITUALI DELL’INDIVIDUO.

 

 

 

1-     CHAKRA DI BASE

 

E’ situato alla base della colonna vertebrale, cioè nella zona del coccige. Ha 4 petali e contiene prana rosso e arancio, oltre ad una piccolissima, minuta, inosservabile quantità di prana giallo. Il prana rosso che proviene dal chakra di base, serve per dare energia e rinforzare tutto il corpo fisico visibile. Il chakra di base controlla e fornisce energia:

 

      - Al sistema dello scheletro ed al sistema muscolare

      - Alla colonna vertebrale

- Alle ghiandole surrenali

- Ai tessuti del corpo ed agli organi interni

- Per la produzione e la qualità del sangue

- Al ritmo di crescita delle cellule

- Al ritmo di crescita dei bambini

- Alla vitalità generale

- Al Calore del corpo

- Al cuore ed agli organi del sesso.

 

      Il non corretto funzionamento di questo chakra si può manifestare con:

 

- Artriti e reumatismi

- Problemi alla colonna vertebrale

- Disturbi del sangue ed allergie

- Lentezza nelle guarigioni di ferite e fratture ossee

- Problemi della crescita

- Cancro e leucemia

- Bassa vitalità

- Disturbi di cuore

- Disturbi al cervello

- Disturbi sessuali.

 

Il chakra di base controlla ed invia energia anche al sistema muscolare e quindi ne è influenzato anche il cuore. Il chakra di base dei malati gravi non funziona bene; invece di essere prevalentemente rosso e arancio, è prevalentemente rosso e giallo, cosa non normale.

Parte dell’energia pranica del chakra di base va al cervello, quindi un funzionamento imperfetto del chakra di base può avere gravi ripercussioni sul cervello.

“Una parte dell’energia di base, trasformata, serve per il corretto funzionamento dei chakra della testa”.

Gli anziani hanno, di solito, il chakra di base esaurito o molto esaurito; per questa ragione il loro corpo è debole, tende a rimpiccolirsi e la colonna vertebrale a curvarsi, le ferite e le fratture ossee guariscono più lentamente e si sviluppano le artriti.

            “Un chakra di base sano è un fattore fondamentale per la salute e la giovinezza”.

Il chakra di base è il centro dell’autosopravvivenza o dell’autoconservazione.

Chi ha un chakra di base forte ed attivo è più dinamico; ma un eccesso dell’attività del chakra di base può portare alla irrequietezza, alla insonnia, alla iperattività. Al contrario, chi ha un chakra di base attivo sotto la norma tende alla pigrizia, alla non praticità, a non essere realista, nei casi più gravi ad essere addirittura fuori dalla realtà. Chi ha tendenze al suicidio ha il chakra di base debole ed attivo al di sotto del normale.

Il chakra di base ed i chakra minori delle piante dei piedi sono i più importanti punti di ingresso dell’energia pranica di terra.

 

2 – CHAKRA DEL SESSO

 

Questo chakra si trova nella zona del pube. Ha 6 petali e contiene prana rosso e arancio; il prana rosso ha 2 diverse sfumature. Con la chiaroveggenza si è osservato che, quando si sta urinando il chakra del sesso ed il chakra Meng mein producono una maggiore quantità di prana arancio che viene usato per espellere ed eliminare il materiale di scarto.

            Il chakra del sesso controlla e manda energia a:

 

- organi sessuali

- vescica ed uretra

- gambe, per una parte consistente

- gola e zona della testa.

 

Il chakra ajna, quello della gola e quello di base hanno una forte influenza sul chakra del sesso, che risente moltissimo delle disfunzioni di una dei suddetti tre chakra.

            Il cattivo funzionamento del chakra del sesso si manifesta con:

 

- problemi urinari

- impotenza

- sterilità

- ingrossamento della ghiandola prostatica

- altri disturbi del sesso.

 

Il chakra del sesso è il chakra più basso ed è il centro della creazione fisica. Il chakra della gola è il più alto corrispondente del chakra del sesso. Il corpo trasforma parte dell’energia pranica sessuale in una forma più alta di energia pranica, la quale viene usata dal chakra della testa e da quello della gola.

            “L’energia sessuale trasformata è necessaria per il giusto funzionamento del chakra della gola e dei chakra posti nella zona della testa”.

I pazienti mentalmente ritardati hanno il chakra del sesso esaurito; negli anziani sono esauriti sia il chakra di base che quello del sesso, cio che costituisce uno dei fattori per i quali tendono ad invecchiare più rapidamente.

Nelle “Meditazioni Arhatiche” si parla della scienza e dell’ arte di trasformare l’energia sessuale in energia creativa ed in una forma superiore di energia pranica che attivi le cellule celebrali.

 

3 – CHAKRA MENG MEIN

 

E’ situato approssimativamente dietro l’ombelico. Ha otto petali e contiene per lo più prana arancio e meno prana rosso, oltre a minori quantità di prana giallo e prana blu. Funziona come “stazione di pompaggio” della energia pranica proveniente dal chakra di base; è responsabile del flusso verso l’alto dell’energia pranica che scorre nella colonna vertebrale.

            Il chakra meng mein controlla ed invia energia a:

 

- reni

- ghiandole surrenali

- organi interni, ma in parte

- regola la pressione del sangue.

 

Il suo cattivo funzionamento può rivelarsi con:

 

- problemi renali,

- scarsa vitalità,

- disturbi della pressione del sangue

- problemi alla schiena.

 

La sua dimensione normale è compresa fra la metà ed i due terzi della dimensione media degli altri chakra maggiori. Quando ha dimensioni normali, anche la pressione del sangue è normale; se è iperattivo oppure se le dimensioni sono maggiori dalla media degli altri chakra, la pressione del sangue aumenta e viceversa se è ipoattivo o le sue dimensioni sono minori, la pressione del sangue è inferire al normale. Il chakra meng mein è in stretto rapporto con il chakra della milza, quindi quando quest’ultimo è molto carico di energia lo è anche il chakra meng mein. Se il chakra della milza è attivato, il chakra meng mein sarà parzialmente attivato.

            “Per questa ragione non è consigliabile proiettare energia sul chakra della milza dei pazienti ipertesi”.

La disfunzione dei chakra del plesso solare, meng mein e di base, insiema al chakra ajna ed a quello del cuore, può evidenziarsi con una abnorme crescita di cellule.

E’ sconsigliato proiettare energia sul chakra meng mein dei bambini, dei ragazzi, degli anziani e delle donne in stato interessante. Nella donna incinta potrebbe causare la morte del feto, mentre negli altri soggetti potrebbe far aumentare la pressione del sangue.

Questo chakra dovrebbe essere trattato solo da guaritori pranici molto esperti.

 

4 – CHAKRA DELL’OMBELICO

 

E’ posto nell’ombelico. Ha otto petali e contiene per lo più prana giallo, verde, blu, rosso e viola, con piccole quantità di prana arancio. Produce “Energia sintetica” che facilita o aiuta la circolazione del prana entro i meridiani. L’energia sintetica aiuta o favorisce l’ingresso del prana dal corpo eterico; infatti coloro che hanno maggiore energia sintetica possono far entrare più prana rispetto a quelli che ne hanno meno. Chi ha poca energia sintetica si sente depresso con il cattivo tempo.

Il chakra dell’ombelico controlla ed invia energia a:

 

- intestino tenue

- intestino crasso

- appendice

- influenza la velocità delle nascite

- influenza la vitalità in generale.

 

Le sue disfunzioni si manifestano con:

 

- stitichezza

- diarrea

- incapacità di assimilare il cibo

- appendiciti

- disturbi intestinali

- difficoltà nel parto

- scarsa vitalità.

 

5 – CHAKRA DELLA MILZA

 

Il chakra anteriore della milza è situato nella parte mediana della costola inferiore di sinistra. Il chakra posteriore è posto dietro a quello anteriore. Le loro funzioni sono eguali. Ha sei petali; è il maggiore punto d’entrata dei globuli di vitalità dell’aria ovvero prana d’aria ed ha quindi una parte fondamentale nel benessere della persona. Il prana d’aria o “prana bianco” che entra, viene suddiviso nei prana rosso, arancio, giallo, verde, blu e viola i quali vengono poi inviati agli altri chakra maggiori. Possiamo perciò dire che il chakra della milza fornisce energia agli altri chakra maggiori e pertanto all’intero corpo bioplasmico ed al corpo fisico visibile. Cio significa anche che gli organi vitali ed i chakra maggiori dipendono sostanzialmente dal chakra della milza per l’energia pranica. Le sue dimensioni normali sono comprese fra la metà ed i due terzi delle dimensioni medie degli altri chakra maggiori.

            Il chakra della milza:

 

- controlla e da energia alla milza fisica

- influisce sul livello dell’energia pranica o sulla vitalità generale del corpo

- influisce sulla qualità del sangue

- influisce sul sistema immunitario del corpo.

 

Dalle osservazioni dei chiaroveggenti, sappiamo che il chakra milza è, di regola anche se non sempre, interessato quando il paziente ha una grave infezione. Dal punto di vista medico la milza fisica produce anticorpi e rimuove le particelle anormali, specie i germi che si trovano nel sangue.

            Le sue disfunzioni si manifestano con:

 

- disturbi alla milza

- bassa vitalità

- ridotto livello immunitario

- disturbi del sangue o sangue sporco

- artriti e reumatismi.

 

Coloro che hanno artriti reumatoidi hanno il chakra della milza sporco. Il chakra della milza è in stretta correlazione con il chakra ombelico; quando quest’ultimo è molto attivo ed energetico, anche il chakra della milza acquista energia, attivandosi parzialmente ed attirando più prana d’aria aumentando così il livello energetico di tutto il corpo. Si può infondere energia concentrandosi semplicemente sul chakra ombelico, perché una volta che questo è diventato energetico ed attivo, esso invierà energia al chakra milza che, a sua volta, l’ha invierà agli altri chakra dando così energia a tutto il corpo. Il chakra della milza è in stretta correlazione anche con il chakra meng mein.

Pertanto: “non è consigliabile soffermarsi sul chakra ombelico di un paziente iperteso; perche ne aggraverebbe la condizione”.

 

6 – CHAKRA DEL PLESSO SOLARE

 

Il chakra anteriore del plesso solare è situato nell’area cava fra le costole; dietro ad esso si trova il chakra posteriore. Il chakra del plesso solare ha 10 petali e contiene prana rosso, giallo, verde, blu, un poco di prana arancio e di prana viola. Quando si mangia, si produce più prana verde, quando si evacua, il chakra del plesso solare e quello ombelico producono molto prana arancio e un poco di prana giallo. Quando il prana giallo entra in contatto con il prana arancio è come se scattasse un grilletto nell’intestino crasso; per questa ragione si usano i due prana contro la stitichezza proiettandoli insieme o anche singolarmente.

 

            Il chakra del plesso solare controlla e stimola:

 

- il diaframma

- il fegato

- il pancreas

- lo stomaco

- in larga parte, l’intestino tenue ed il crasso

- le ghiandole surrenali, il cuore, i polmoni, ed altre parti del corpo.

 

Indirettamente, controlla la qualità del sangue perché controlla e da energia al fegato che, a sua volta purifica il sangue. Coloro che soffrono di artrite reumatoide, di disturbi al sistema immunitario e di lupus eritematoso, hanno delle disfunzioni del chakra del plesso solare e del fegato.

            “Una persona esaurita, può essere rivitalizzata rapidamente proiettando energia al chakra del plesso solare”.

Il chakra del plesso solare è uno fra i più importanti chakra perché controlla, invia energia ed ha influenza su molti organi vitali, oltre ad essere facilmente disturbato o squilibrato da emozioni negative. Le disfunzioni del chakra del plesso solare possono manifestarsi con:

 

- difficoltà respiratorie per il cattivo funzionamento del diagramma

- diabete

- disturbi al pancreas

- disturbi digestivi

- epatiti

- disturbi alla cistifellea

- livello alto del colesterolo, disturbi di cuore

- disturbi cardiaci

- disturbi del sangue o sangue sporco.

 

Il chakra del plesso solare è il centro delle emozioni inferiori, sia positive che negative, quali ambizione, coraggio, perseveranza, aggressività, ira, odio, invidia, cupidigia, mania distruttiva, violenza, crudeltà ecc. ecc. Quando si è molto arrabbiati, il chakra del plesso solare pulsa irregolarmente facendo cosi muovere irregolarmente il diaframma e rendendo irregolare e superficiale la respirazione.

 

7 – CHAKRA DEL CUORE

 

Ha 12 petali. Il chakra anteriore del cuore ha molto prana oro ed un poco di prana rosso. E’ al centro del torace e controlla ed invia energia al cuore ed al timo. Il chakra posteriore contiene prana oro, rosso, arancio, giallo; controlla ed invia energia ai polmoni, al cuore, ed al timo.

Il chakra del cuore influisce sulle capacità del corpo di combattere le infezioni; infatti il timo, dal punto di vista medico, è la ghiandola che ha molta importanza nel sistema difensivo del corpo.

La proiezione di energia al cuore viene fatta attraverso il suo chakra posteriore; il che permette al prana di defluire facilmente verso il cuore, i polmoni e gli altri organi del corpo senza congestionare il cuore fisico. Il chakra del cuore è il centro delle emozioni più alte e raffinate; è in stretto collegamento con il chakra del plesso solare, dato che ambedue sono centri emotivi. Mettere in agitazione il chakra del plesso solare significa mettere in agitazione il chakra del cuore. “Questo spiega perché l’emozioni negative hanno, alla lunga, effetti nocivi sul cuore fisico”.

 

8 – CHAKRA DELLA GOLA

 

E’ situato al centro della gola. Ha 16 petali e contiene prevalentemente prana blu con un poco di prana verde e viola. Quando si mangia, produce molto prana verde il chakra della gola controlla ed invia energia a:

 

- gola

- laringe

- trachea

- tiroide

- ghiandole paratiroidee

- sistema linfatico

- chakra del sesso.

 

Il suo cattivo funzionamento si manifesta con la sterilità e con disturbi alla gola quali il gozzo, gola infiammata, la perdita della voce, l’asma.

Il chakra della gola è il centro della mente concreta o mente inferiore o facoltà mentale inferiore ma è anche il centro della più alta creatività.

 

9 – CHAKRA AJNA

 

E’ situato fra le sopracciglia. Ha 96 petali, divisi in due parti, ognuna delle quali ha 48 petali. In alcune persone, una delle parti è di luce prevalentemente gialla mentre l’altra è di luce prevalentemente viola. Altri invece hanno un settore di colore verde pallido e l’altro di colore viola pallido. Il colore predominante cambia da persona a persona ed inoltre i colori mutano a seconda dello stato psicologico della persona.

Il chakra ajna controlla ed invia energia alla ipofisi ed a tutto il corpo. E’ chiamato il chakra maestro perché controlla tutti i chakra maggiori ed il sistema endocrino; inoltre ha influenza su gli organi vitali.

Le sue disfunzioni possono manifestarsi con disturbi alle ghiandole endocrine, agli occhi, con il cancro ed altro.

E’ il centro della mente superiore o menta astratta, nonché il centro della volontà o delle funzioni direttive.

 

10 – CHAKRA DELLA FRONTE

 

E’ situato al centro della fronte. Contiene 144 petali suddivisi in due divisioni, ognuna delle quali contiene 12 petali. Contiene prana di color viola, blu, rosso, arancio, giallo e verde. Esso controlla ed invia energia alla ghiandola pineale ed al sistema nervoso. Un suo cattivo funzionamento può provocare disturbi al sistema nervoso. Il chakra della fronte è il chakra della consapevolezza cosmica.

 

11 – CHAKRA DELLA CORONA

 

E’ situato al sommo della testa. Contiene 960 petali esterni e 12 petali interni, quindi 2 serie di petali. I 12 petali interni contengono prevalentemente prana oro; i 960 petali esterni contengono prana viola, blu, giallo, verde, arancio e rosso. Il chakra anteriore del cuore rassomiglia ai petali interni del chakra corona.

            “Il chakra della corona è il punto d’ingresso della energia divina o della energia pranica viola elettrico”.

Il chakra della corona controlla ed invia energia al cervello ed alla epifisi. Un difetto del suo funzionamento può manifestarsi con malattie fisiche o psicologiche. Il chakra della corona è il centro della consapevolezza cosmica o del più alto Budda. La facoltà mentale sta alla consapevolezza del Budda come un cieco sta ad un vedente. Un cieco che voglia sapere come è fatto un elefante, deve impiegare un tempo considerevole per toccarlo e cercare di dedurre e sintetizzare i dati raccolti, mentre chi può vedere riconosce immediatamente la forma dell’elefante nel suo insieme. Avere la consapevolezza del Budda significa comprendere, non con un lungo periodo di studio o con ragionamenti deduttivi o induttivi, bensì comprendere o percepire i fenomeni in modo diretto. Un altro termine per esprimere la consapevolezza del budda è la “Consapevolezza di Cristo”. Attraverso e per mezzo della consapevolezza del Budda si sente la propria unicità con tutti, la propria unicità con Dio. Con la consapevolezza di Cristo si prova un sentimento di bontà verso tutti gli uomini.

 

Padre mio che in tutto sei, aiutami a realizzare la mia evoluzione secondo il piano divino, sia fatta la volontà tua. Fai che possa essere strumento di pace e amore nel tuo indirizzo, possa la luce eterna che è negli uomini ardere e riconoscersi nella luce, aiutando i fratelli che sono nell’oscurità alla trasformazione, e all’unica via che porta all’amore dove tu risiedi e ci aspetti con tanta bontà.

Queste parole mi sono arrivate come preghiera rivolgendomi al Padre.

Grazie Padre Nostro!

Ruggero Picucci